IL FORTE DI CERAINO E LA CICLABILE
Frazione di Dolcè
La frazione di Ceraino è considerata uno dei luoghi di confine tra la Valpolicella e la Val d'Adige, dove il fiume Adige passa attraverso una spettacolare gola, con delle anse molto strette. Questo tratto di territorio è conosciuto come la Chiusa di Ceraino.
Grazie alle caratteristiche del suo paesaggio, immerso tra le montagne, Ceraino è diventato sede anche di alcune fortificazioni, risalenti all'epoca del dominio austriaco, per difendere il passaggio del Brennero. Uno di queste fortificazioni è il Forte di Ceraino, che dalla sua posizione elevata domina tutta la Valle dell'Adige. Costruito nel 1850 si trova su un ripiano del Monte Pastello, e fu intitolato a Johann Von Hlavaty, architetto militare autore di numerosi forti a Verona, da questo il nome Forte di Hlavaty.
Diviso al suo interno da un cortile triangolare, a nord racchiude le cannoniere in casamatta mentre a sud si trova il ridotto a forma rettangolare. Pregevoli e armonici sono alcuni particolari architettonici che ne fanno un'opera pregevole dal punto di vista artistico. Era dotato di una quindicina di bocche da fuoco che battevano la valle dell'Adige verso Dolcè ed era servito da una strada militare a fondo naturale, tuttora percorribile che lo raggiungeva partendo dall'abitato di Ceraino, per poi proseguire, inerpicandosi sul costone del monte, fino al forte Mollinary di Monte.
Dopo il 1866 e il passaggio all'Italia, il forte, come gli altri della zona, è stato invertito nel tiro e adibito poi a deposito di munizioni. La costruzione è ancora discretamente conservata nelle sue strutture ma versa ormai in stato di abbandono
Ceraino è anche punto di partenza della Ciclabile "Adige Terra dei Forti", un percorso ben seganto e adatto a tutti.
Per percorrere la ciclable Si parte da Ceraino avviandociin direzione nord con una breve discesa e percorrendo una piana coltivata a vigneto con alla destrail Forte Wohlgemuth. Sull’altro versante,si trova il Forte Molinary. Il percorso si incunea fra l’Adige e i fianchi del Monte Pastello a fianco del vecchio tracciato della ferrovia del Brennero.
Al Km 4,5, dopo un breve tratto a circolazione promiscua il percorso passa accanto alla Chiesa Parrocchiale di Dolcè.
Il tracciato prosegue seguendo per un buon tratto la ferrovia mentre il fiume, nei suoi vari meandri viene a lambire a più riprese il percorso creando scenari suggestivi.
Al Km 8,7, con una secca curva a destra oltrepassiamo la ferrovia e la statale mediante due sottopassispesso. Si sale con una breve rampa al bosco soprastante fino ad inoltrarci in uno dei tratti più suggestivi di tutto il percorso. La pista scorre, ondulata all’ombra del folto bosco che copre i declivi del Pastello innalzandosi dal fondo valle.
Al Km 12, poco prima dell’abitato di Peri, un semaforo attivabile a chiamata permette l’attraversamento della Statale del Brennero, oltre la quale scendiamo in prossimità del ponte per Rivalta dove deviamo verso destra, di nuovo paralleli all’Adige.
Per un breve tratto l’asfalto lascia il posto al selciato, proprio in riva al fiume, siamo in prossimità della frazione di Ossenigo, ultimo borgo della provincia di Verona. A questo punto, oltrepassata due volte l’autostrada, prima con un cavalcavia e poi con un sottopasso, arriviamo al confine col Trentino dove finisce il percorso ciclabile in sede propria. Siamo al Km 17,6 e proseguendo per poco più di un km su strada promiscua arriviamo a Borghetto dove un ponte sull’Adige ci permette di innestarci alla parte “storica” della Ciclopista del Sole.