CAMMINARE NEL COMUNE DI FUMANE
tra vigneti e boschi
Fumane Panoramica e Monte Sant’Urbano
Questo percorso può considerarsi adatto a tutti. La partenza è dal centro di Fumane, precisamente dalla chiesa parrocchiale di San Zeno Vescovo (punto 1).
Da qui si sale lungo il pendio del monte Sant’Urbano, la collina a est del paese, percorrendo un sentiero caratterizzato dalla presenza di vigneti. Continuando sulla strada, si arriva ad un punto panoramico (punto 2) da cui si può ammirare tutta la vallata e la piana di Fumane in primo piano, per proseguire con lo sguardo verso il fondale montano che si staglia a nord.
Avanzando lungo la via panoramica verso sud, seguendo la dorsale del monte (punto 3) si puo’ scorgere guardando a nord il Santuario della Madonna de La Salette, una chiesa unica nel suo genere, perché arroccata su uno sperone di roccia in mezzo al bosco.
A questo punto si scende attraverso Casterna, una delle più antiche contrade di Fumane, per tornare, passeggiando tra i vigneti, al centro del capoluogo, passando per la chiesa di Santa Maria del Degnano (punto 4). All’interno della cappella è interessante un ciclo di affreschi ad opera di Paolo Ligozzi, dipinto nel 1610.
Fumane Storica: tra San Micheletto e il Santuario De La Salette
Questo itinerario è di facile percorribilità ed è caratterizzato dalla presenza delle testimonianze storiche più importanti del capoluogo. Partendo dalla chiesa parrocchiale (punto 5), si passa attraverso la contrada Banchette, uno dei nuclei storici più antichi di Fumane. Da qui, attraverso un percorso tra i vigneti, si sale verso la collina ad ovest del paese, passando dalla chiesetta medievale di San Micheletto (punto 6) e successivamente dalla corte con colombara della contrada Marega (punto 7). Lasciandosi la corte alle spalle varcando un tipico portico ad arco, attraverso un sentiero rurale che costeggia un antico muro di cinta, si giunge ai margini della maestosa Villa Della Torre (punto 8), uno fra i gioielli più preziosi del Rinascimento Italiano. Appena sopra la villa si imbocca, dopo aver attraversato via Casa Rossa, un sentiero che costeggia il colle della Fumana, per arrivare ai piedi del Santuario De La Salette (punto 9), che si può raggiungere, con una piccola deviazione dal percorso, attraverso una scalinata nel bosco abbellita da una Via Crucis. La suggestiva posizione del Santuario lo rende un fantastico balcone panoramico su Fumane e dintorni. Infine, si torna al punto di partenza passando di fronte alla storica Villa Ravignani-Baietta (punto 10) e percorrendo l’antica contrada Ca’ Melchiori.
Da Mazzurega al Monte Solane
Il punto di partenza di questo itinerario, più difficoltoso dei primi due, è la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Mazzurega (punto 11). Lasciando il paese alle proprie spalle, si cammina verso sud fino a raggiungere i resti di Villa Lorenzi (punto 12) in località Cavarena di Sopra, luogo di residenza dell’illustre abate e poeta ottocentesco Bartolomeo Lorenzi e da cui si può godere di un’apertura panoramica sorprendente verso valle. Da qui si sale verso nord fino a raggiungere il santuario della Madonna Addolorata di Solane (punto 13) per poi proseguire il cammino innalzandoci lungo un sentiero nel bosco fino all’antica chiesa di origine romanica detta “Chiesa Vecchia di Cavalo” (punto 14). Da qui, addentrandosi nuovamente nel bosco, inizia la discesa che porta di nuovo al punto di partenza, non prima di essere passati dalla vicina storica Corte Lorenzi (punto 15), una delle più antiche residenze a portico e loggia della Valpolicella.
Da Breonio al Monte Pastelletto
Questo percorso è un itinerario di media difficoltà, ma sempre caratterizzato da scorci e panorami mozzafiato. Si parte dal centro del paese di Breonio e più precisamente dall’antica chiesa medievale di San Marziale (punto 20), ricca di notevoli affreschi cinquecenteschi. Si attraversa il centro storico salendo al Monte Crocetta (punto 21), primo punto panoramico dell’itinerario, da cui la vista spazia fino alla parte meridionale del Lago di Garda. Si sale ancora un po’ fino a giungere alla cima del vicino Monte Pastelletto (punto 22) che permette una visuale a 360° sul territorio circostante. Proseguendo lungo una fitta faggeta si arriva alla contrada Paroletto (punto 23), che conserva un’originale fontana interrata completamente coperta. L’itinerario giunge infine al punto di partenza attraverso una pineta.
Da Cavalo al Monte Pastello
Questo percorso naturalistico che copre un dislivello di circa 570 m è il più impegnativo della serie ed è adatto a persone con un buon allenamento. Si parte dalla chiesa parrocchiale di Cavalo (punto 16), intitolata a San Zeno Vescovo, e, attraversando il centro storico in direzione ovest, si sale fino alla contrada Piazzi, dove si può ammirare il borgo e l’intera vallata da un meraviglioso punto panoramico (punto 18). Prima di questa salita, con una piccola deviazione dal centro storico, si può arrivare ad una interessante fontana-lavatoio coperta, in pietra locale (punto 17). Si prosegue poi lungo il sentiero CAI 238 fino alla contrada di Molane per proseguire piegando verso sud ovest fino alla cima del Monte Pastello, a 1112 m di quota, dove si erge una croce in pietra alta due metri (punto 19). Il rilievo montuoso è da sempre stato caratterizzato dalla presenza di cave di pietra del pregiato Rosso Ammonitico Veronese. Da qui il panorama è incredibile e ripaga della faticosa salita spaziando tra il Monte Baldo, il Lago di Garda e la Val d’Adige. L’anello si chiude discendendo per ritornare al punto di partenza nel centro di Cavalo, lungo il sentiero CAI 232.
Molina: due passi tra i molini e Gorgusello
Questo itinerario di moderata difficoltà inizia dal centro di Molina, nella piazza fronteggiante la chiesa parrocchiale di Sant’Urbano (punto 24). La contrada è nota per la storica presenza di mulini che sfruttano la ricchezza d’acqua del territorio: iniziando a salire ne incontriamo alcuni, tra cui lo storico “Molin de Lorenso” (punto 25), che conserva ancora l’antica ruota esterna. Salendo ancora verso nord si giunge alla contrada di Gorgusello (punto 26), degno di nota per le sue antiche case, corti e fontane costruite in conci di pietra della Lessinia. È interessante notare la presenza del tipico “baito di contrada”, una struttura ottocentesca presente in molte contrade della Valpolicella e Lessinia, dove un tempo la comunità produceva il formaggio. Il percorso si conclude scendendo verso il punto di partenza, con la possibilità di procedere verso il vicino Parco delle Cascate (punto 27).
Extra
Al di fuori dei vari itinerari descritti, sono indicati in mappa alcuni punti di interesse che meritano di essere visitati per l’importanza storica e naturalistica: lungo la valle dei Progni si incontrano il Parco della Valpolicella, a cavallo con il Comune di Marano di Valpolcella, interessante per i suoi percorsi ricchi di biodiversità; la Grotta di Fumane, sito archeologico di importanza internazionale e unico nel suo genere per la compresenza del passaggio di homo di Neanderthal e Sapiens. Infine tra gli itinerari IV e V si trova l’interessante forte Masua.
RINGRAZIAMENTI: Marco Dal Pozzo - CTG Genius Loci Valpolicella – Riccardo Pinamonte, Pro Loco di Molina, Pro Loco di Breonio, Guide gruppo di Fumane.