TRA UVA E PIETRA
Sant'Ambrogio di Valpolicella
Ponete come punto di partenza del percorso GARGAGNAGO, frazione del comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella.
Passando davanti alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Misericordia (1378), che deve il suo aspetto neoclassico a Bartolomeo Giuliari (1820), noterete una forte somiglianza con le ville venete palladiane.
Ripresa l'automobile, dopo parecchi tornanti giungerete a SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA.
Questo piccolo borgo è raggiungibile anche a piedi in circa 45 minuti (solo andata) attraverso un sentiero che, staccandosi dalla strada principale poco distante dalla chiesa di Gargagnago, percorre il boscoso vajo Ragnino fino ai quasi 400 m d'altezza del borgo.
San Giorgio di Valpolicella o Ingannapoltron è una vera e propria terrazza sul territorio veronese, da cui potrete avere una vista che spazia dalla Valpolicella ai territori circostanti alla parte meridionale del Lago di Garda.
L'appellativo Ingannapoltron tradizionalmente si riferisce al fatto che "inganna il poltrone", perchè la sua posizione sommitale illude chi si sta avvicinando lungo la strada di avere quasi raggiunto la meta.
Il paese ospita la bellissima PIEVE ALTOMEDIOEVALE (esistente già dall'VIII secolo, come testimonia l'iscrizione sulle colonnine del ciborio sopra l'altare) realizzata in pietra locale, con un monumentale campanile ed un grazioso chiostro: gli scavi archeologici hanno documentato l'esistenza in quest'area di un abitato preistorico e di un santuario romano.
Nel vicino ANTIQUARIUM sono conservati i reperti epigrafici degli Arùsnates, una popolazione di probabile origine etrusca che aveva mantenuto proprie divinità e tradizioni di culto anche dopo l'arrivo dei romani.
Dopo la visita, soffermandosi ad osservare il panorama si noterà sia la vocazione vitivinicola della zona (produttrice di Valpolicella classico DOC, Amarone della Valpolicella e Recioto classico DOC), sia quella marmifera con i segni di cave per l'estrazione dei calcari veronesi e gli impianti industriali per la lavorazione di marmi provenienti da tutto il mondo.
San Giorgio è famosa anche per la folkloristica Festa delle Fae (termine locale che significa fave), che ha luogo la seconda domenica di novembre, in cui ogni capofamiglia del paese riceve una porzione di una minestra preparata con questi legumi, insieme a cipolle, patate, lardo e farina.
Se desiderate visitare a piedi gli immediati dintorni del paese potete seguire le indicazioni dei percorsi naturalistici sui pannelli esposti, secondo le diverse difficoltà e tempi di percorrenza.
Una proposta di passeggiata lunga ma interessante (2 ore andata e ritorno), sul versante orientale del Monte Solane, conduce al paese di Mazzurega, che ha dato i natali al poeta Bartolomeo Lorenzi e al fratello Francesco, pittore allievo del più celebre Giambattista Tiepolo, ma è anche terra d'origine della famiglia di Antonio Badile, maestro di Paolo Veronese.
Se avete lasciato la macchina a San Giorgio si consiglia di tornare al parcheggio.
Se invece avete lasciato l'auto a Gargagnago (3 ore andata e ritorno), usciti dal paese, dopo circa 1 km si incontra una strada sterrata che conduce ad una vecchia abitazione abbandonata e si devia quindi verso sinistra raggiungendo così la località Cavarena di Sotto, zona di cave.
Attraversata una pineta si sosta a Ca' Fontanelle, dove si trova una sorgente naturale di acqua.
Chiuderete quindi l'anello scendendo nuovamente a Gargagnago: qui è possibile vedere esempi di architettura locale con fienili e cortili i cui accessi erano sempre chiusi da archi.