Il territorio di Negrar si estende su una superficie di più di 50 kmq e dispone di vari punti di interesse visitabili attraverso i suoi numerosi percorsi. Il territorio è caratterizzato da antichi nuclei abitativi, le cosiddette contrade, intorno alle qualisi sono sviluppati i nuclei residenziali attuali; intorno, un paesaggio eterogeneo, caratterizzato da una parte dai campi coltivati dal lavoro dell’uomo, dall’altra da un territorio non antropizzato, caratterizzato da boschi e vai, zone umide ricche di flora che collegano i diversi crinali delle colline.
TRA VILLE E VIGNETI A FONDOVALLE
1° ITINERARIO
durata 1, 5 h a piedi, difficoltà : facile
Si parte dalla villa settecentesca Mosconi-Bertani in località Novare e si segue la strada bianca che, appena oltrepassato un piccolo ponticello passa davanti ad una casa, al cui interno è ancora visibile una bella sorgente con pozzo recintata da un muro in sassi. Si prosegue verso sinistra fino ad un lavatoio in pietra e salendo dei gradoni in sassi, posti tra cedri secolari, si raggiunge Tesa dove si può scorgere una sorgente, ribattezzata come Fonte Elisia dal poeta Ippolito Pindemonte in onore della contessa Elisabetta Mosconi e sfruttata sin dal tempo dei Romani per alimentare l’acquedotto pubblico del paese. Risalendo a fianco di campi coltivati a vite si imbocca la strada militare che passa per le vecchie miniere, ormai dismesse, note come “Busa del Fer”, sfruttate per l’estrazione del ferro fino alla fine della seconda guerra mondiale; si prosegue mantenendo la sinistra lungo una recinzione fino ad una rete metallica, oltrepassata la quale, si attraversano dei campi ad olivo e si arriva ad un antico “rocolo” per la caccia circondato da cipressi. Proseguendo si ritorna sulla strada asfaltata che porta ad Arbizzano, sulla destra si nota la villa settecentesca Roverina, in cui soggiornò a lungo Luigi Messedaglia, noto scrittore veronese. Poco dopo c’è la Pieve di S. Pietro Apostolo, situata nel centro storico del paese che, come riportava un’iscrizione dipinta un tempo all’interno della facciata, potrebbe risalire al 417 d.C. ma di cui si ha documentazione certa solo a partire dal 1056. Si scende, quindi, tenendo la sinistra fino al lavatoio di Arbizzano. Si procede fino al palazzetto dello sport e si svolta a sinistra fino a raggiungere la strada che porta al Ponton, l’ingresso della tenuta Novare evidenziato da un enorme cipresso; procedendo all’altezza del rustico noto come Cà dei Scarpi, adibito ora solo a ricovero degli attrezzi, la strada ritorna sterrata fino a raggiungere la villa, punto di partenza del nostro percorso.
SULLA COLLINA DELLA MASUA
2° ITINERARIO
durata 1 h a piedi, o, 5 h in bici difficoltà : facile
Partiamo da località Crosara, all’incrocio con viale Europa e proseguiamo sulla strada sterrata verso sud. Risalendo poi incontreremo villa Spinosa, una villa veneta risalente al XIX secolo. Superata la villa, salendo, arriviamo fino alla Masua, collina che divide la vallata di Negrar da quella di Marano. Tenendo la sinistra, prendiamo via Masua e la percorriamo fino al capitello Sacro Cuore. Scendiamo tra i vigneti e arriviamo in contrada Moron, in corrispondenza di un bel lavatoio; da qui risaliamo per via Moron poi via Busa, tornando in località Crosara.
SUL VERSANTE EST
3° ITINERARIO
durata 2h a piedi difficoltà : medio
Il percorso parte dalla frazione di San Peretto, dove, in località Tomenighe di Sotto, si può osservare la casa di campagna di Emilio Salgari. Si prosegue sulla sinistra, salendo fino all’incrocio Crosetta-Calcarole, quindi, mantenendo la sinistra, si arriva alla suggestiva contrada Castel, dove si può osservare un bellissimo lavatoio a due vasche con acqua corrente. Lungo il percorso si passa di fronte alla famosa villa Rizzardi, progettata dall’architetto Filippo Messedaglia, con lo splendido giardino all’italiana ideato dall’architetto Luigi Trezza. Da contrada Castel, seguendo la strada si passa la località Ara per giungere poi a Preperchiusa, il cui significato è pietra forata. Seguendo il sentiero sulla destra e proseguendo su una strada cementata, si raggiungono due belle contrade, rispettivamente Siresol e, più in basso, sulla strada provinciale, Concole. In corrispondenza della località Trentin si abbandona la strada provinciale e si scende sino alla località Bressa. Dopo pochi metri, mantenendo la sinistra, incontriamo la seicentesca villa
L’ALTA VALLE DI NEGRAR
4° ITINERARIO
durata 2 h difficoltà : media
Partendo dalla piazza di Torbe scendiamo a sinistra per la contrada Galdè, antico borgo rurale, e arriviamo a Noval dove troviamo il capitello seicentesco e casa Quintarelli, ritenuta da molti il più antico esempio di casa a portico e loggia della Valpolicella. Scendiamo per la strada sterrata seguendo le indicazioni e arriviamo fino alla strada provinciale. Risaliamo per contrada Malanchini fino a Torbe.
AL CONFINE CON LA LESSINIA
5° ITINERARIO
durata 1,5 h difficoltà : media
Salendo dalla chiesa parrocchiale di Mazzano, manteniamo la sinistra, percorrendo la strada sterrata che porta nel cuore della contrada Saline. Da qui scendiamo fino al borgo di Chieve il cui toponimo significa pendio. Attraversiamo la contrada dove, alla nostra sinistra, incontriamo il tipico lavatoio a due vasche con acqua corrente. La piacevole strada ci porta a Prael; da qui torniamo alla chiesa di Mazzano, punto di partenza del nostro percorso, dove è possibile ammirare il particolare monumento denominato Arpa eolica .
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